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Rally….
Rally…. Rally….
con questo si può identificare un intero mondo di competizioni, glorie
allori e gioie
automobilistiche, ma non esiste solo la facciata della competizione vista
in diretta o mono dimensionale del video, nei retrobottega delle
competizioni vive e prospera anche un mondo “umano“ non avvezzo alle
luci della ribalta, anzi refrattario a tutte quelle smancerie da prima
donna senza luccichio di merletti e profumi, molto più terreno, vicino al
popolo sportivo che ama vive i suoi idoli in prima persona ma
completamente sconosciuto ai più, l’unici profumi sono:
“eau de radiator - parfum de gasoline - crem de grass - odor de marmitt ”
insomma dove c’è da sporcarsi le mani e dormire poco con estremo
sacrificio manuale che ancor oggi permette a chi compete di fare la loro
porca presenza in gara e non.
Questi
personaggi del retrobottega servono a far vivere la competizione che pur
sia blasonata come un mondiale o sconosciuta come una gimcana da fiera, a
tutti loro va un immenso ringraziamento per far vivere un qualcosa di
quasi indescrivibile che appassiona tanti che non sono direttamente
coinvolti tra benzine cacciaviti bulloni gomme meccanici o ingegneri
tecnici.
Nel mondo competitivo convivono entità variegate, distinte
esclusivamente dalla quantità di budget a disposizione, da una frase di
un noto noleggiatore di auto da corsa: “… di quanti milioni … di
gloria disponi?“ si comprende che se
“disponi” di una
borsa piena puoi essere in grado di arrivare bene (in base anche al piede
destro, ovviamente) in alternativa la magra consolazione di
“…comunque arrivare!….”,
in fatti quanti provano ad arrivare carenti di
tutto… a volte anche con l’auto amputata di ruote o fratturato il
cambio… divenuto monomarcia riescono
arrancando il palco di arrivo contenti di esserci visto che altri
hanno “sbarrato” il numero di gara anzitempo e con una lacrima di
dispiacere consegnato la tabella di marcia, ma i "topi"
dell’assistenza chi lì consola, chi gli batte sulla spalla quando
arriva il bollettino dei ritiri la
primissima fatidica domanda
… ”cosa e’ successo?!!…”, seguito da...
”eppure abbiamo fatto
tutto bene non c’erano
problemi!…”
Questi che curano le loro creature come (a volte meglio) dei propri figli e mogli!..
devono subire questi scossoni senza fiatare,
dopo che hanno passato 1/3 della loro vita a preparare al massimo delle
loro possibilità, chi gli dice qualcosa?!!! (ovviamente sono esclusi
quei "meccanici" tipo FERR..I o similari che sono dipendenti …ben
retribuiti e coccolati), in questa sede voglio ringraziare
quei personaggi che al mattino sono baristi, elettricisti,
idraulici, operai semplici o mestieri che non sono in diretta col mondo
competitivo e che dopocena si trasformano aggrediti dalla passione in
meccanici competitivi poco pagati (e spesso per nulla) con tanta voglia di
vedere glorificata la propria passione senza pretesa di apparire prime
donne
…..a tutti voi che fate vivere comunque questo sport sempre più
difficile da gestire
GRAZIE!
Andrea R.
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